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RIAPERTURA DELLA CHIESA DEI CAPPUCCINI
AL CULTO DEI FEDELI
26 novembre 2000 - Ore 10,30
Eccellenza Reverendissima, fratello Vicario Generale,
fratello Ministro Provinciale, Autorità civili e militari, confratelli
nel Sacerdozio, sorelle e fratelli tutti: Pace e Bene!
E’ con immensa gioia e commozione che vi saluto e vi ringrazio per il
dono della vostra presenza in questo giorno così importante e
significativo per la Chiesa di Dio che è in Chiaravalle Centrale e per
l’Ordine dei Frati Minori Cappuccini; un giorno questo che la storia
certamente scriverà a caratteri indelebili sulle pagine del libro dei
ricordi più belli ed esaltanti.
Sono trascorsi esattamente 10 mesi e 24 giorni da quando una violenta e
devastante tempesta di vento ed acqua ha compromesso seriamente il tetto
di questo Tempio di Dio tanto da indurre le Autorità competenti a
dichiararne l’inagibilità e, conseguentemente, decretarne la chiusura al
culto. Tale ingiunzione, pur necessaria, ha generato in noi frati e nel
popolo di Dio enorme sofferenza e acuto disagio e per l’atto in sé e
perché tale atto veniva a concretizzarsi proprio alle prime luci
dell’alba dell’anno giubilare.
Indubbiamente il tetto della Chiesa mostrava da tempo qualche segno poco
rassicurante. Non Le nascondo, Eccellenza Reverendissima, che il cuore
entrava subito in fibrillazione ogni qualvolta fratello vento, robustoso
et forte, veniva a farci visita e s’attardava dalle nostre parti,
suscitando in noi il timore che da un momento all’altro si portasse vie
le lastre di eternit.
Non disponendo di risorse economiche, noi frati non sapevamo come fare
per intervenire e risolvere il problema nel modo più idoneo. Ed allora
abbiamo pensato di parlarne al Sindaco, il quale, in verità, fin dal
primo incontro si è mostrato attento e disponibile alla nostra
richiesta; una richiesta verbale che il Primo Cittadino ha poi fatto
sua, portandola, prima, in Giunta e, quindi, in Consiglio Comunale. E
ottenuta l’approvazione unanime del Consiglio Comunale, il 15 giugno del
1998, il Sindaco ha voluto, di persona, portarci la copia della Delibera
relativa alla concessione del contributo di lire 300.000.000 per il
rifacimento del tetto della Chiesa. Un gesto questo che ci ha
profondamente commosso e rasserenati, in quanto esso costituisce un dono
di straordinario amore che il Sindaco con la sua Giunta e l’intero
Consiglio d’Amministrazione hanno voluto fare, anche a nome dei
cittadini chiaravallesi, verso questo Tempio di Dio con immenso cuore e
gioia. Ed io, in qualità di Guardiano e Rettore della Chiesa, con
altrettanto cuore e gioia, colmo di gratitudine, dico a loro le parole
di ringraziamento che ci hanno insegnato i nostri Padri educatori nello
spirito di San Francesco d’Assisi: «Sia per amore di Dio! Grazie,
immensamente grazie, con tutto il cuore, da parte di tutti noi Frati, di
ieri, di oggi e di domani, a Lei, signor Sindaco, alla Giunta, al
Consiglio Comunale e a tutti i fratelli e le sorelle di Chiaravalle
Centrale, qui residenti e sparsi nel mondo. Grazie».
Emessa la Delibera ed assolte le formalità di rito per la concessione
del mutuo e l’aggiudicazione dell’appalto dei lavori, non rimaneva che
attendere la buona stagione per dare il via alla realizzazione della
parte di progetto in questione, elaborato dall’architetto Antonio Cordò.
Nel frattempo, nella nostra Chiesa, si è continuato a celebrare i
misteri di Dio ed a condividere con tanti fratelli e sorelle momenti di
catechesi, di formazione permanente e di orazione.
Ma negli ultimi giorni del mese di Dicembre del 1999, e cioè dalla notte
del 24 alla notte del 28, si è scatenato un violentissimo uragano di
acqua e vento che ha quasi divelto la struttura lignea ed è stato solo
all’ispirato e provvidenziale intervento della Ditta Scolieri -
impegnata, proprio in quel periodo, in lavori di restauro alla nostra
casa conventuale - se i danni non hanno avuto sbocchi davvero
catastrofici. Infatti, il traballamento del tetto ha ulteriormente
dilatato alcune lesioni della volta appena accennate, provocando la
caduta di un piccolo rosone durante la celebrazione della Messa
conventuale. Ed anche in questa circostanza il Signore ha mostrato tutta
la sua bontà misericordiosa se non si sono registrati spiacevoli
episodi.
I lavori di ristrutturazione del tetto li ha eseguiti a regola d’arte la
Ditta Umberto Marra di Cardinale e seguiti puntualmente e con cura dal
Sindaco. Sono stati mesi di amorevole e paziente dedizione da parte di
tutti i componenti la squadra, guidati magistralmente dallo stesso
geometra Marra e dall’architetto Cordò e dai sapienti suggerimenti
tecnico-scientifici offerti, nel corso dei vari sopralluoghi, dal
geometra Giancarlo Del Sole, della Soprintendenza per i beni ambientali
architettonici artistici e storici della Calabria. In uno di questi
sopralluoghi, ed esattamente in quello del 22 luglio 2000, il Del Sole
ha pure prescritto il rifacimento dell’impianto di illuminazione della
Chiesa perché non più rispondente alle norme CEE. Disattendere ciò ne
avrebbe pregiudicato la riapertura. Senza perdere tempo, ci siamo
rivolti all’architetto Vincenzo Cepi per il relativo progetto e
contestualmente abbiamo presentato una nuova, insistente istanza al
Sindaco Giuseppe Maida perché ci venisse ancora in aiuto. Ed anche
questa volta l’Amministrazione Comunale ci ha assicurato un contributo
di 40.000.000 come «compartecipazione alle spese da sostenere per i
lavori prescritti».
Intanto, avuto il beneplacito del Ministro Provinciale, padre Bruno
Macrì, abbiamo affidato alla Ditta Domenico Rauti la realizzazione di
quella sezione in progetto che ci ha consentito oggi di spalancare le
porte della Casa di Dio, il cui rinnovato splendore è davanti agli occhi
di tutti.
Eccellenza Reverendissima, nutriamo viva e fondata speranza che l’anno
giubilare, così ricco di grazia e gioia, abbia contribuito fattivamente
a far riscoprire il carisma e il fascino di questo complesso
conventuale. Ne sono testimoni i significativi contributi della locale
Amministrazione Comunale per il recupero, sia pure parziale, della
Chiesa; l’imminente creazione di un sito internet sul complesso
conventuale; il riordino e l’informatizzazione della Biblioteca, che
verrà, non appena possibile, aperta al pubblico; la realizzazione,
speriamo in tempi brevi, di una sala video-conferenza; i reperti dei
cittadini chiaravallesi e di quelli dei paesi vicini per l’allestimento,
sempre nei locali conventuali, del museo etno-demologico; e i generosi
propositi dei Sindaci di Argusto, Gagliato, Petrizzi, Olivadi, San Vito
sullo Jonio e Chiaravalle Centrale emersi nella riunione tenuta nei
locali della nostra Biblioteca l’11 novembre scorso.
Il tutto è stato brillantemente riproposto nei vari montaggi filmati e
messo puntualmente in onda da Telejonio, a cui va la nostra più cordiale
e francescana riconoscenza, perché la popolazione del comprensorio, e
non solo, venisse informata a dovere.
Riconoscenza cordiale e francescana che, in questa solenne ricorrenza,
ci è gradito manifestare con immensa gratitudine anche al carissimo
amico, e mio paesano, Vincenzo Fossella, il quale, in varie occasioni,
ha contribuito a far riscoprire attraverso le immagini fotografiche,
realizzate con raro senso artistico, la bellezza monumentale della
nostra casa ed il servizio ministeriale dei frati, offrendo tutto e
sempre in dono di venerazione e di fraterna amicizia.
E’ vero: siamo appena agli inizi, ma la passione, lo spirito di
solidarietà e il desiderio di ridare a questo luogo francescano il ruolo
e l’immagine che gli competono sono un tangibile segno di come l’intero
popolo del comprensorio vuole riappropriarsene e percepirlo quale punto
di riferimento spirituale e culturale nel cammino feriale della sua e
della nostra storia.
Grazie!
Padre Giuseppe Sinopoli
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